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PIANOFORTE

Il perseguimento degli obiettivi sotto indicati si articolerà sia in attività individuali sia in attività collettive (piccoli gruppi, musica d’insieme): le abilità via via raggiunte andranno utilizzate sin dai livelli più elementari con finalità espressive e comunicative, e consolidate attraverso l’integrazione di conoscenze acquisite nell’ambito della teoria musicale e della lettura ritmica e intonata. Tali conoscenze potranno essere assunte in percorsi temporali diversi da quelli necessari al raggiungimento degli obiettivi degli specifici insegnamenti strumentali.

La successione degli obiettivi verrà stabilita dagli insegnanti in modo da determinare un percorso graduale che tenga conto delle caratteristiche e delle potenzialità dei singoli alunni.

I contenuti fondamentali dovranno essere selezionati tenendo conto dell’approccio agli stili e alle forme, e della distinzione dei linguaggi.

Esercizi e studi finalizzati all’acquisizione di specifiche abilità tecniche possono rientrare nel percorso metodologico e didattico di ciascun insegnante che terrà comunque conto delle innovazioni della didattica strumentale.

Tutte le abilità pianistiche sotto elencate vanno intese come comprensive degli aspetti dinamici, timbrici e delle varie modalità d’attacco del tasto e uso dei pedali:

  • mano chiusa (dita su gradi congiunti): scale, abbellimenti, cinque note non consecutive, note ribattute, glissandi;
  • mano aperta (dita su gradi disgiunti): arpeggi, passaggi per gradi disgiunti;
  • bicordi e accordi: terze, seste, ottave, altri bicordi, accordi, clusters;
  • salti: note singole, bicordi, ottave, accordi, clusters.

Alla fine del triennio l’alunno dovrà saper leggere a prima vista musiche tratte dai primi metodi per pianoforte e dovrà saper eseguire con consapevolezza interpretativa almeno una composizione tratta dal repertorio solistico o d’insieme per ciascuna delle seguenti aree:

  • danza (ad esempio: F. Schubert, Landler e Valzer; B. Bartok, Forchildren, ecc.);
  • pezzo di carattere (ad esempio: R. Schumann, Album per la gioventù; S. Prokofiev, Music for children; una canzone o standard jazzistico con sigle realizzate dall’alunno, ecc.);
  • forme polifoniche e forme sonata (ad esempio: J.S. Bach, Preludi e fughette; F.J. Haydn, Divertimenti; L. van Beethoven, Sonatine, ecc.);
  • variazioni (Variazioni facili di Mozart e di Beethoven, Variazioni facili di autori del ‘900, ecc.).

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